Lo scoutismo non è piantare tende e accendere falò. O meglio, non solo.
Momenti continui e importanti di crescita e scambio reciproci sono presenti in tutto ciò che facciamo.
E stavolta si tratta delle Officine Rover, degli eventi a partecipazione individuale, che servono al rover per riflettere sul proprio percorso di crescita, ma anche ad acquisire nuove competenze e conoscenze su temi ogni volta diversi e nuovi, a migliorare il livello della consapevolezza delle scelte.
Per chi non lo sapesse, i Rover sono i ragazzi tra i 16 e i 19 anni, che insieme fanno parte della Compagnia, mentre le Officine Rover sono occasioni di informazione, educazione e crescita reciproche, organizzate dalle Compagnie stesse per altri rover da tutta Italia.
Il tema, scelto a discrezione della Compagnia, sarà il filo rosso tra le attività che vengono proposte e fatte per tutta la durata dell’Officina.
Tutti i Rover scelgono l’Officina e il tema che più lo interessano e vi partecipa, non per forza insieme ad altri Rover della sua Compagnia… non ce n’è bisogno: durante l’Officina ne incontrerà altri, con i quali vivrà questo prezioso momento di crescita molto personale.
Ecco com’è andata per due delle nostre Compagnie, che nel fine settimana dell’ 8 e 9 marzo si sono cimentate nell’organizzazione – e con grande successo, pare!

La Compagnia “Ippogrifo”ha scelto di parlare di quella “Resistenza” di cui spesso poco si parla – Resistenza (sì, con la R maiuscola) che purtroppo ha un amaro ricordo nella strage di Marzabotto, alle pendici di Monte Sole, a pochi passi da Bologna: una strage strage di civili compiuta da truppe fasciste nel 1944.
Un tema apparentemente lontano nel tempo, ma molto sentito, che è riuscito a riunire 20 rover.

Tra una passeggiata e l’altra sui sentieri di Monte Sole appunto, hanno discusso e riflettuto assieme su cosa significano per loro i diritti, ma hanno anche provato a dare delle loro definizioni di pace.

Altri Rover, altre Officine!
A Firenze, invece, erano in 30 a parlare di follia e malattia mentale. Dalle definizioni da manuale, passando per luoghi comuni spesso errati, giungendo persino a uno spettacolo teatrale interattivo. Perchè spesso alcune tematiche è anche utile affrontarle con “leggerezza”, per conoscere meglio se stessi e gli altri, crescendo come scout ma soprattutto come individui.

Vicino Bergamo, invece, si è parlato di pregiudizi – in fondo, tutti ne conosciamo (e probabilmente ne abbiamo, anche)!
Poco più che una manciata di rover, hanno discusso, riso e cantato su un argomento che spesso viene preso sottogamba ma che, talvolta, finisce con l’influenzare profondamente il nostro modo di vedere il mondo e gli altri.
In buona…Compagnia!
Anche la Compagnia “Evinrude”, d’istanza nella nostra base scout sulle colline di Monzuno,
si è sperimentata nell’organizzazione di un’officina, che – da Rovereto a Napoli – è riuscita a riunire ben 16 rover.
Il tema? Il nostro universo! Com’è fatto, che cosa c’è all’interno e come funziona: con momenti teorici, prima e con simulazione pratica, poi! Non poteva mancare, di notte, l’osservazione delle costellazioni invernali, particolarmente nitide e visibili sotto il cielo dei colli.
La mattina dopo… il ritorno sulla Terra! I rover si sono occupati di problemi ambientali,
studiando insieme e proponendo soluzioni che si possono applicare a partire dalla nostra realtà di tutti i giorni.
Tra i tanti momenti di divertimento, risate e creatività, i rover hanno potuto realizzare un quaderno e una matita ricoperti di carta marmorizzara, su cui avevano rappresentato il proprio personale e coloratissimo universo!
…Chi aveva detto che imparare è noioso?!
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